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Inflammaging, l’ombra silenziosa dell’invecchiamento

di Redazione
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Ecco come l’infiammazione cronica modella la salute e l’invecchiamento del corpo umano. Per contrastarla, i ricercatori consigliano di integrare la dieta con alimenti ricchi di antiossidanti, mantenere un’attività fisica regolare e gestire efficacemente lo stress.

 

L’infiammazione cronica, comunemente nota come “inflammaging,” è un fenomeno biologico in cui l’infiammazione persistente accelera i processi di invecchiamento nel corpo umano. Questo tipo di infiammazione silenziosa si manifesta gradualmente con l’età, contribuendo allo sviluppo di diversi disturbi associati all’invecchiamento, come malattie cardiovascolari, diabete e problemi neurodegenerativi. Inoltre, influisce negativamente sulla funzionalità del sistema immunitario, rendendolo meno efficiente nel contrastare infezioni e malattie.

“Inflammaging” è causato principalmente da un aumento dei livelli di citochine pro-infiammatorie nel corpo, sostanze che fomentano l’infiammazione a livello cellulare. Queste citochine alterano la funzione delle cellule, accelerando il deterioramento e la senescenza cellulare, fenomeni tipici dell’avanzamento dell’età. Anche i cambiamenti nel funzionamento del sistema immunitario, che diventa meno efficace con l’avanzare degli anni, giocano un ruolo significativo in questo processo.

Le origini dell’inflammaging e i suoi effetti negativi sulla salute sono complessi e non completamente compresi. Si ritiene che sia causato da una combinazione di diversi fattori: primo, l’accumulo di molecole danneggiate come microRNA, DNA mitocondriale e istoni, che attivano il sistema immunitario. Secondo, un aumento delle cellule senescenti che rilasciano sostanze pro-infiammatorie nel sangue. Terzo, infezioni virali persistenti come quella da Cytomegalovirus. Altri fattori includono alterazioni del microbiota intestinale, diete ipercaloriche e condizioni di stress cronico. Questi elementi contribuiscono all’attivazione e allo sviluppo dell’infiammazione legata all’età.

Per contrastare l’infiammazione cronica, la ricerca suggerisce l’importanza di adottare uno stile di vita salutare. Integrare la dieta con alimenti ricchi di antiossidanti, mantenere un’attività fisica regolare e gestire efficacemente lo stress sono tutte strategie che possono ridurre l’impatto dell’infiammazione cronica. Alcuni studi hanno esplorato anche il potenziale di attivare enzimi specifici come la telomerasi, che protegge i telomeri — componenti dei cromosomi che si accorciano con l’età — suggerendo che queste strategie possono contribuire a rallentare i segni del tempo.

La ricerca moderna si sta anche focalizzando su tecniche avanzate per monitorare l’infiammazione cronica prima che diventi evidente attraverso sintomi clinici. L’uso di marcatori biologici e di tecnologie diagnostiche innovative permette di identificare precocemente l’infiammazione e di intervenire con terapie mirate, sia farmacologiche che non.

L’inflammaging non solo accelera il processo di invecchiamento ma è anche strettamente legata a complicazioni serie quali la compromissione cognitiva e l’aumento del rischio di malattie croniche. Di conseguenza, comprendere e gestire l’infiammazione cronica è diventato un obiettivo cruciale nella medicina moderna, volto a migliorare la qualità della vita durante l’invecchiamento e a prolungare gli anni di vita attiva e in salute.

Affrontare dunque l’inflammaging richiede un approccio multifattoriale che include una dieta bilanciata, esercizio regolare, gestione dello stress e, quando necessario, interventi medici specifici. Queste strategie non solo migliorano la qualità della vita nelle fasi più avanzate, ma sono essenziali per una lunga vita caratterizzata da benessere e vitalità.

>> Nature.com – Inflammation and aging: signaling pathways and intervention therapies

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Photo: iStock / Jacob Wackerhausen

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