La piattaforma di welfare Up Day rivela come l’assistenza domiciliare sia uno dei servizi più richiesti soprattutto dalla fascia Over50, spesso divisa tra lavoro e cura familiare. Questo gruppo di lavoratori, fondamentale per l’azienda, necessita anche di formazione continua su nuove tecnologie e modalità di lavoro come lo smart working.
Nell’arco di venti anni, tra il 2004 e il 2024, l’età media della popolazione italiana è aumentata da 42,3 a 46,6 anni, e l’indice di vecchiaia ha raggiunto la quota di 199,8 persone di 65 anni e più ogni cento persone di 0-14 anni, con un aumento di oltre 64 punti percentuali. Anche i servizi di welfare aziendale, quindi, si adeguano alle nuove esigenze della popolazione che ancora lavora. A spiegarlo a Longevity Journal è Mariacristina Bertolini, già Vicepresidente e Direttrice Generale di Up Day, che da poco ha assunto anche il ruolo di Direttrice zona Euromed per il gruppo Up, gruppo di appartenenza di Up Day, società che opera in questo settore.
Di che cosa si occupa Up Day?
Up Day è un’azienda che opera nel mercato dei servizi alle imprese e alla persona quali buoni pasto, buoni acquisto e piani di welfare aziendale. L’azienda studia, crea e sviluppa servizi all’avanguardia convenienti per tutti i suoi stakeholder.
Da gennaio 2023 inoltre Up Day è una società benefit, configurandosi nel panorama delle aziende impegnate nella valorizzazione del capitale umano e sociale all’interno in un contesto d’impresa poiché persegue, oltre agli obiettivi di profitto, finalità di beneficio comune, operando in modo responsabile e sostenibile nei confronti di persone, comunità, territorio e ambiente. La qualifica ha lo scopo di formalizzare l’impegno già assunto dall’azienda in ambito ESG sulle tematiche di equità, trasparenza, inclusività, che fanno parte del suo DNA e della visione di gestione aziendale, mutuati anche dalla capogruppo, la francese Gruppo Up, cooperativa sociale nata in Francia più di 50 anni fa e presente in 4 continenti, di cui è parte. Con oltre 120 dipendenti, raggiungiamo in Italia ogni giorno 30mila aziende clienti e 1 milione di beneficiari, collaborando quotidianamente con 150mila partner affiliati.
Tra i servizi che erogate, ce ne sono anche alcuni rivolti agli Over50?
Attraverso la nostra piattaforma, possiamo identificare i servizi maggiormente utilizzati, tra cui risultano quelli legati all’assistenza domiciliare. La fascia lavorativa Over50 è un elemento essenziale per ogni azienda perché rappresenta il giusto connubio tra età ed esperienza, know how e competenze, ma è anche una fascia che viene molto spesso schiacciata tra figli e genitori anziani, per questo l’assistenza a casa risulta essere una delle maggiori scelte.
Inoltre, in termini di welfare, anche il tema della formazione tocca spesso queste figure, che pur essendo fondamentali per l’azienda, necessitano di una formazione apposita che li mantenga aggiornati sia dal punto di vista dei nuovi modi di lavoro, quale ad esempio lo smart working, sia sulle nuove tecnologie che vengono implementate.
Qual è il valore aggiunto di una risorsa “Over” in azienda?
Esperienza, know how, conoscenza di un settore o di un mercato. In Italia abbiamo una caratteristica: i manager tendenzialmente sono Over50 e andiamo sempre più verso l’invecchiamento della popolazione. Serve accompagnamento e formazione per i giovani di oggi per farli diventare i manager del domani, passare loro tutta la conoscenza per tempo e fare in modo poi che possano apportare competenze nuove che probabilmente hanno già insite nel loro DNA.
Quali sono le richieste che le aziende clienti rivolgono per quanto riguarda il welfare Over50?
In aggiunta a i servizi maggiormente utilizzati che citavo prima, di grande importanza per questa categoria è anche la previdenza complementare per chi non è autosufficiente, e la LTC (long time care), copertura obbligatoria per tutti i dipendenti in Germania dal 1995, mentre in Italia comincia piano piano a essere presente, seppur sia ancora in forma sporadica grazie agli sgravi fiscali. Visto l’andamento della nostra curva demografica, credo che sarà un’assistenza complementare che verrà attivata sempre più frequentemente.
Avete in corso iniziative specifiche per lavoratori senior?
Non abbiamo progetti ad hoc, ma abbiamo sempre offerto corsi di formazione, che eroghiamo divisi in 2 categorie: quelli top down, dove decidiamo noi il tema, ad esempio quest’anno i corsi saranno sull’intelligenza artificiale e sulla sostenibilità per avere chiaro per tutti cosa significa essere società benefit, iniziative che abbiamo qui in Italia, ma che sono declinate e ricalcate dalla casa madre o del Gruppo. La seconda categoria sono corsi di formazione su richiesta per andare incontro a richieste specifiche emerse da dei colloqui. Per esempio, abbiamo realizzato un corso dedicato a un ufficio per gestire bene il tempo e lo abbiamo replicato per 30-35 persone, partendo da un gruppo da 8. Un tipo di formazione molto apprezzata e utile all’azienda stessa oltre a responsabilizzare il singolo dipendente a comprendere le aree di miglioramento.
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