Investire nelle persone per costruire il futuro dell’impresa. È il pensiero del presidente di YOURgroup, la prima società ad aver introdotto in Italia la figura del Fractional Manager: «Sempre più manager italiani – sostiene Pietrini – sono in cerca di aziende dove valorizzare la propria professionalità e, contemporaneamente, gestire gli impegni di vita lavorativa e vita privata».
Andrea, nel mondo del lavoro di oggi, una delle sfide principali per le aziende è mantenere un team di talenti a lungo termine. Quali sono, secondo lei, i pilastri della longevità aziendale?
La longevità aziendale, a mio avviso, si fonda su tre pilastri essenziali: flessibilità, innovazione e benessere dei dipendenti. Un’azienda longeva è in grado di adattarsi ai cambiamenti del mercato, incorporare nuove tecnologie e, soprattutto, creare un ambiente dove le persone si sentono valorizzate. Non si tratta solo di offrire buone retribuzioni, ma di garantire un clima di benessere e inclusività che favorisca l’impegno e la motivazione a lungo termine. In YOURgroup, ad esempio, diciamo sempre che “i manager trovano una casa sicura”. Questo significa creare un ambiente dove possono crescere professionalmente, ma anche sentirsi supportati a livello umano.
Il benessere aziendale è spesso considerato un costo aggiuntivo. Come si può bilanciare il benessere dei dipendenti con la sostenibilità economica di un’impresa?
Credo che il benessere non debba essere visto come un costo, ma come un investimento. Un dipendente felice e motivato è più produttivo, innovativo e fedele all’azienda. Negli ultimi anni, abbiamo visto un cambio di paradigma: le aziende che investono nel benessere vedono riduzioni nel turnover e un incremento dell’efficienza. YOURgroup ne è un esempio. Abbiamo costruito un modello in cui i nostri fractional executive hanno la flessibilità di lavorare su più progetti, mantenendo un equilibrio tra vita personale e professionale. Questo modello ha permesso all’azienda di crescere senza compromettere il benessere dei manager.
Parlando del fractional management, lei ha portato questo concetto in Italia, creando un nuovo settore professionale. Come si inserisce questa figura nel contesto della longevità aziendale?
Il fractional management è una risposta concreta alla necessità di flessibilità e competenze specifiche, due elementi chiave per la longevità aziendale. Le aziende, soprattutto quelle medie e piccole, non sempre hanno le risorse per assumere un manager a tempo pieno per ogni settore. Con il modello del fractional executive, possono accedere a professionisti di alto livello per il tempo necessario. Questo permette di gestire il cambiamento e l’innovazione in modo più agile. Alla lunga, questo sistema migliora la competitività e favorisce la crescita sostenibile dell’impresa.
Negli ultimi anni, ha visto YOURgroup crescere notevolmente. Quali sono stati i principali fattori di successo e come si collegano alla longevità dell’organizzazione?
Uno dei fattori chiave è stato l’approccio orientato alle persone. Abbiamo creato una struttura che mette al centro i nostri manager e il loro sviluppo. Ad esempio, nel 2023 abbiamo chiuso l’anno con una crescita del 61%, e ora stiamo puntando a diventare una B-Corp e a quotarci in Borsa. Questo non sarebbe stato possibile senza un team di professionisti motivati e capaci di dare il meglio. La longevità di un’azienda è strettamente legata alla capacità di attrarre e trattenere talenti, ed è qui che la cultura del benessere aziendale gioca un ruolo fondamentale.
Quali sono le principali sfide che vede nel futuro della longevità aziendale?
Una delle sfide principali è sicuramente l’evoluzione del mercato del lavoro. Con l’automazione e l’intelligenza artificiale, molte posizioni cambieranno radicalmente. Le aziende dovranno adattarsi, offrendo opportunità di formazione continua ai dipendenti, in modo che possano evolversi insieme al business. Inoltre, la questione del purpose aziendale diventerà sempre più centrale: le persone, soprattutto le nuove generazioni, vogliono lavorare per aziende che abbiano un impatto positivo sulla società. Chi riuscirà a combinare benessere, innovazione e sostenibilità sarà in grado di sopravvivere a lungo.
Recentemente ha pubblicato un nuovo libro, “13 Strategie”. Come si collega questo alla sua visione della longevità aziendale?
“13 Strategie” nasce dall’esperienza accumulata in anni di lavoro con le PMI. Nel libro offro consigli pratici per gestire con successo le sfide che ogni impresa affronta nel tempo. La longevità aziendale non è solo sopravvivenza, ma crescita continua. Le strategie che presento puntano proprio a trasformare le difficoltà in opportunità di evoluzione e innovazione, mettendo al centro sempre il benessere del team e la flessibilità organizzativa.
Ultima domanda, quale consiglio darebbe agli imprenditori che vogliono costruire un’azienda longeva e di successo?
Direi loro di investire nelle persone. Nessuna tecnologia o strategia può compensare la mancanza di un buon team. Bisogna creare un ambiente in cui i talenti vogliono rimanere e crescere. L’azienda deve essere percepita come una casa sicura, un luogo dove si è ascoltati e dove le proprie capacità vengono valorizzate. Solo così si potrà creare un’organizzazione in grado di durare nel tempo e affrontare con successo le sfide future.
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