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Costruire in modo sostenibile: città più vivibili, a impatto zero

di Elisa Marasca
COVER- CITTà -milano

Dalla “clean construction” alla biodiversità urbana, le città italiane puntano a un futuro più sano e a misura d’uomo. Un esempio? L’impegno per la decarbonizzazione e i cantieri sostenibili a Bologna o Milano. Longevity Journal ha approfondito l’argomento alla fiera Ecomondo di Rimini. 

 

In un mondo sempre più urbanizzato e inquinato, la sfida per costruire città più salubri e sostenibili è cruciale per il benessere e la longevità della popolazione. Alla fiera Ecomondo di Rimini, l’organizzazione senza scopo di lucro Green Building Council Italia ha riunito aziende esperte e innovatrici in un workshop dedicato alla clean construction per delineare un futuro urbano più verde e a misura d’uomo. Ridurre le emissioni, riqualificare gli spazi urbani e tutelare la biodiversità sono diventate infatti priorità per molte città italiane, che guardano a un modello di sviluppo dove costruire bene significa anche vivere meglio e più a lungo.

100 città europee a impatto zero: l’Italia in prima linea

Nel contesto della rigenerazione urbana sostenibile, l’Italia si distingue con ben nove città selezionate per la “Missione Città intelligenti e a impatto climatico zero” della Commissione europea. Bergamo, Bologna, Firenze, Milano, Padova, Parma, Prato, Roma e Torino fanno parte di questo gruppo di punta, il secondo più numeroso in Europa dopo la Francia. 

interna-ecomondo«L’obiettivo è quello di trasformare queste città in luoghi salubri, vivibili e sostenibili per tutte le generazioni, diventando a impatto climatico zero entro il 2030», ha spiegato Marco Caffi, direttore di GBC Italia e moderatore del workshop. Questo impegno rappresenta un passo importante verso la decarbonizzazione delle aree urbane italiane, in un’ottica di miglioramento della qualità della vita e della longevità dei cittadini.

Tracciare la salute degli ecosistemi

Daniele Valiante, agronomo e Biodiversity Strategist di 3Bee, ha presentato un aspetto innovativo legato alla salubrità urbana: il monitoraggio della biodiversità. La tech company, originata come startup nell’ambito dell’apicoltura, utilizza oggi tecnologie avanzate come immagini satellitari e modelli predittivi per analizzare la salute ambientale delle città italiane. «Abbiamo sviluppato un sistema per monitorare il rapporto tra aree edificate e mondo naturale, un dato fondamentale per valutare la qualità dell’ambiente», ha sottolineato Valiante. Il monitoraggio della biodiversità consente di tracciare la salute degli ecosistemi e di mettere in guardia contro l’impoverimento ambientale, una delle principali minacce per l’economia e il benessere umano.

 Grazie a questo monitoraggio, l’azienda ha stilato la classifica delle città più “naturali” d’Italia: Isernia guida la classifica per ricchezza di biodiversità e presenza di spazi verdi. Seguono Sondrio ed Enna, che dimostrano come anche centri di medie dimensioni possano distinguersi per la loro sostenibilità ambientale. Al contrario, metropoli come Roma e Napoli sono in fondo alla classifica, evidenziando l’urgente bisogno di interventi mirati per migliorare la qualità della vita nei grandi centri urbani.

Cantiere sostenibile: meno impatto e più benessere

 A proposito di qualità della vita nelle città, Paola Colombo, geologa dell’azienda Ambiente, ha affrontato il tema dei cantieri sostenibili, un concetto che va oltre la semplice riduzione delle emissioni. «Un cantiere sostenibile non solo riduce l’occupazione del suolo, ma impiega anche macchinari elettrici e dune verdi per minimizzare l’impatto sul territorio», ha spiegato Colombo. Tra gli aspetti innovativi figurano misure per abbattere rumore e vibrazioni e un focus sul benessere dei lavoratori, creando così cantieri meno invasivi e più rispettosi dell’ambiente e delle persone.

panel -ecomondoIl workshop ha dimostrato quindi che la clean construction, il monitoraggio della biodiversità e la rigenerazione urbana rappresentino le basi per un nuovo modello di città salubre e longeva. «La sinergia tra tecnologia, sostenibilità e attenzione alla salute pubblica si traduce in un futuro urbano in cui benessere e qualità della vita sono centrali, contribuendo non solo alla salubrità ma anche alla longevità dei cittadini», ha concluso Caffi. Le città italiane, pronte a raccogliere la sfida, si stanno trasformando in luoghi in cui vivere meglio e più a lungo non è solo un sogno, ma un obiettivo concreto.

Riproduzione riservata

 

Elisa Marasca

Photo Cover: Pexels / Francesco Ungaro 

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